Una volta un mio amico mi ha chiesto:
secondo te è possibile il viaggio nel tempo?
Uhm... Ho dovuto pensare a lungo per
rispondere, già solo parlare di "tempo" non è affatto
facile. Figuriamoci poi perdersi nel fantomatico "viaggio
temporale".
Risponderò come ho fatto con lui: per
gradi, perché prima bisogna sradicarvi il concetto di tempo come
siete abituati.
Tempo ASSOLUTO è quello a cui siamo
abituati fin dalla nascita.
-che ora è?
-quanto impieghi ad arrivare?
-Ca**o il treno è in ritardo di
54392037 min... ehm quanti giorni ha di ritardo?
-Fameee! Il mio corpo dice che è l'ora
di mangiare!
-Mi si chiudono gli occhi.. ora della
nanna
......
FISICA CLASSICA
In natura, nella nostra "misera
vita umana" ci sono due tipi di tempo: biologico e ciclico. Il
primo si riferisce agli ultimi due esempi soprascritti: il nostro
organismo scandisce perfettamente quando "si è fatta una certa"
e bisogna mangiare o dormire o ...bagno!
E poi c'è quello ciclico: al principio
c'era il ver.. ehm... il sole e la luna, l'uomo vide che queste due
sfere celesti si alternavano romanticamente (e meno male che
continuano a farlo!) e disse: "questa è cosa buona, uno è il
tempo della luce e l'altro è il tempo del buio. Il primo si chiamerà
giorno, il secondo notte"
Da un fenomeno fisico CICLICO nacque il
tempo. E poi successivamente fu diviso in mesi e anni, ore e minuti.
Abbiamo iniziato a misurare distanze in "tempi di percorrenza",
siamo arrivati a dividere il secondo in miliardesimi per studiare i
fenomeni subnucleari. L'orologio atomico si basa sull'oscillazione
atomica... abbiamo bisogno di fenomeni ciclici per definire il tempo,
da questa ciclicità concerniamo il tempo.
Un tempo che vale per tutti gli
osservatori.
Cioè t è un invariante.
Ve lo già spiegato cos'è un
invariante... "cubo di rubik e tensori", ma vedo di
rispiegarlo meglio: prendiamo un omino A e lo mettiamo su un treno, sistema in movimento O' a velocità V (grande), e un secondo omino B seduto su una panca, sistema fermo O. Rispetto al sistema fermo O la posizione dell'origine di O' è data da X (grande)=OO'. Se l'omino A è a x' rispetto alla propria origine O', è facile vedere che la sua posizione rispetto a B è x = x' - X (una semplice differnza di vettori).
L'omino A gioca a freccette all'interno del vagone, ne lancia una e misura la velocità v(t)=v. L'altro omino B misurando la velocità della freccia ottiene v'(t)=v'. In generale v è diverso da v', in quanto ricordiamo che lo spazio è uguale alla velocità per il tempo: x=vt e x'=v't, x e diverso da x', quindi...
L'omino A gioca a freccette all'interno del vagone, ne lancia una e misura la velocità v(t)=v. L'altro omino B misurando la velocità della freccia ottiene v'(t)=v'. In generale v è diverso da v', in quanto ricordiamo che lo spazio è uguale alla velocità per il tempo: x=vt e x'=v't, x e diverso da x', quindi...
Normale diremmo. Questo perché Velocità e spazio,
così come le componeti di una forza DIPENDONO dal sistema di
riferimento e quindi sono diverse, mentre il modulo della forza |F| e il
tempo t sono invarianti e NON dipendono dal sistema di riferimento (le componentidella forza sì) ovvero si dicono INVARIANTI.
Data l'invarianza di alcune
grandezze( |F| e t), la dipendenza di altre e uno dei capisaldi della fisica: l'osservatore deve essere libero di scegliere il proprio sistema di riferimeto, tale che le grandezze invarianti rimangono tali per tutti gli osservatori (se ad esempio |F|=5N, tale valore deve essere misurato da tutti gli osservatori indipendentemente da come scelgono gli assi!), esistono delle trasformazioni matematiche che legano i
sistemi A e B in modo tale che si possa passare da un sitema di riferimento
all'altro, dette le trasformazioni
galileiane, lasciando rigorosamente le grandezze invarianti tali, devono restare "intoccabili".
Una l'abbiamo già espressa: x=x'-X. Mentre tra v e v', data V velocità treno, sussiste una relazione del tipo: v = v' – V.
Una l'abbiamo già espressa: x=x'-X. Mentre tra v e v', data V velocità treno, sussiste una relazione del tipo: v = v' – V.
Quindi abbiamo:
t e |F| invarianti, il tempo è lo
stesso per tutti gli osservatori (t assoluto!)
v, s (spazio), a (accelerazione)
dipendenti dall'osservatore
E così via per le altre grandezze
fisiche.
Fino a qui eravamo tutti felici e
contenti, finché poi ci mettemmo a studiare i fenomeni
elettromagnetici... senza non avremmo né i pc né la luce in casa,
vi immaginate? Tutti con le candele alla sera e tutti porteremmo gli
occhiali alla lunga.
Con le equazioni di Maxwell in poi
iniziammo ad avere "prurito" al fondoschiena. Perché?
Prossimo post...
Riferimenti: un po' in tutti i testi di Fisica 1 trovate questi concetti, in questo caso vi cito il Mencuccini
Riferimenti: un po' in tutti i testi di Fisica 1 trovate questi concetti, in questo caso vi cito il Mencuccini
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