Fig1. Radioterapia |
Nella ricerca di metodi alternativi del
trattamento di tumori, una delle terapie utilizzate a tutt'oggi è
la radioterapia. Di recente sviluppo invece, in Italia dal 2002, c'è
la adroterapia ancora in fase sperimentale che costituisce un nuovo
metodo alternativo nella lotta ai tumori.
Ecco le idee che stanno alla base delle
due terapie:
- RADIOTERAPIA: la radioterapia consiste in un fascio di radiazioni ionizzanti (cioè che che interagiscono con la materia), tale fascio viene irradiato sulla zona locale del corpo in cui è presente massa tumorale allo scopo di distruggere (bruciando) le cellule maligne. Benché il fascio viene calibrato per colpire il bersaglio localizzanto nel corpo del paziente, c'è sempre un piccolo margine di errore che può andare a incidere sulle cellule attigue sane. Questo è dovuto al fatto che il fascio di radiazione (costituito da fotoni) tende ad allargarsi a cono (fig1. Radioterapia).
- ADROTERAPIA: questo tipo di approccio di trattamento utilizza anziché fasci di fotoni, fasci di particelle più massive, gli adroni*, ad esempio i protoni (protonterapia). Queste particelle sono come proiettili, quindi il fascio viene convogliato interamente sul bersaglio, calibrando opportunamente la distanza, senza "allargarsi a cono", e una volta raggiunto il punto "esplode" come un proiettile distruggendo le cellule maligne (fig2. Adroterapia). Si può quindi presuporre che si può ridurre il margine di errore rispetto alla radioterapia.
Fig2. Adroterapia |
Tutto ciò serve solo per dare un'idea
ripeto di come funziona
e, per quello che so, l'adroterapia è ancora in fase
sperimentale. Però gli esiti sono buoni.
Riferendomi alla rivista ASIMMETRIE,
rivista trimestrale del INFN, anno 3 n°6, pag 24-28, 2008, posso
riportare quanto segue: "la prima sperimentazione italiana di
adroterapia è attiva già dal 2002 presso i Laboratori Nazionali del
Sud del INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) a Catania. Il
centro clinico si chiama CATANA (Centro di Adroterapia e Applicazioni
Nucleari Avanzate) e si avvale di un ciclotrone superconduttore [...]
per curare pazienti affetti da tumore maligno dell'occhio, il
melanoma oculare."
I primi esperimenti nel mondo risalgono
al 1954 a Berkeley.
Sempre nella rivista è riportato un
esperimento eseguito su 150 pazienti nell'arco di 18 settimane,
durante le quali per ogni paziente sono state fatte quattro sedute
giornaliere consecutive per una settimana: "Di questi, 138 erano
affetti da melanoma oculare e 12 da altre forme tumorali della
regione oculare particolarmente aggressive. Il 98% dei pazienti
affetti dal melanoma oculare sono sopravvissuti e nel 96% dei casi la
malattia viene tenuta sotto controllo, con il vantaggio di non dover
asportare l'occhio del paziente [...]
[...] questi risultati sono
estremamente positivi per una malattia particolarmente aggressiva
quale è il melanoma"
Ho voluto riportare l'articolo per
portare a conoscenza questo metodo di trattamento a più persone.
Benché ripeto per l'ultima volta che a quanto ne so è ancora in
fase sperimentale e la rivista è del 2008.
*Adroni: particelle massive non
elementari, composte da quark, soggette a interazioni nucleari forti.
Esempi: protone, neutrone entrambi composti da triplette di quark.
Per approfondire basta un qualunque
libro di nucleare o particelle, ad esempio "Particelle e Nuclei"
Povh (testo universitario)
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