Waking life (2001) è un
film/documentario molto particolare che tocca diversi temi dando
spunti per riflessioni e discussioni.
La storia inizia con un incidente: un
ragazzo, il protagonista, viene investito e va in coma. Subito dopo
il ragazzo si ritrova in uno stato di sogno, senza però essere
cosciente di quel che gli è successo. Egli cammina o si ritrova in
varie stanze, in ogni scena c'è sempre qualcuno vicino a lui che gli
parla di “qualcosa”. Ogni parlata tocca vari temi, introducendo
sia il protagonista sia lo spettatore a diverse angolazioni della
realtà e della vita. Lui continuerà a camminare in mezzo a queste persone finché lui stesso prenderà consapevolezza di stare sognando, sogno lucido, "risvegliandosi".
Il film in questo senso ha lo scopo di
darci una visione diversa, più ampia e cosciente di ciò che siamo.
Ogni spezzone ha lo scopo di mettere in luce varie sfumature della
realtà, lasciando la porta aperta ai nostri pensieri. Waking life, vita da svegli.
Ma, come dico sempre, questo film è un
inizio. Ci serve per aprire gli occhi, come appena svegli al mattino,
poi sta a noi non riaddormentarci.
Cosa voglio dire? Con una classica
metafora della vita vorrei mostrarvi come i miei stessi occhi vedono
la realtà.
Pensiamo alla metafora
dell'iceberg-vita: si dice che la vita è come un iceberg, cioè la
maggioranza delle persone vedono solo la parte emersa, che non è che
un 10% dell'enorme piramide di ghiaccio. Molti imparano a vedere
parte o tutto il resto, le “profondità” della vita.
Questo è buono, ma è ancora limitante
e limitato. Perché?
Perché non c'è solo iceberg, c'è la
terra sulla quale si appoggia, c'è il mare intorno e il cielo sopra,
i raggi solari che lo colpiscono, il vento, ecc... ed è così che lo
vedo, attraverso un processo mentale di astrazione cerco di vedere la
vita con tutto quello che la circonda.
Riuscire a percepire la realtà nella
sua interezza. Guardate questo film, non vi pentirete.
Vi lascio uno spezzone brevissimo
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